Rassegna stampa

Rassegna stampa: Il Recensore

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Il Recensore | 21 luglio 2014

 

Immagine sito Il RecensoreAppenninia. Viaggio nella terra di domani

Finelli abbandona le rotaie per andare alla scoperta della dorsale italiana in un’inchiesta degna del miglior National Geographic, che percorre tutti i 2300 chilometri degli Appennini, 195 comuni dalla Liguria alla Calabria, alla scoperta di una terra inaspettata e a volte nascosta, protetta da picchi, valli e boschi, immune alle cronache delle conquiste alpinistiche, e più affine alle resistenze che alle guerre. E per definizione un viaggio, una vera scoperta, non può che avvenire lentamente, e così si parte a bordo di uno scooter, “poco più di un motorino”, per strade e piste di ghiaia….

Rassegna stampa: Il Caffè di Rai Uno

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16.07.2014 | Il Caffè di Rai Uno

 

Rassegna stampa: Panorama.it

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09 luglio 2014 | Panorama.it

Appenninia su Panorama.it
Appenninia. Viaggio nella terra di domani – (NEO edizioni, 2014)
2300 km lungo tutto il crinale appenninico, dalla Liguria alla Calabria, per radiografare la spina dorsale della nazione. La realtà di una terra di mezzo da cui lo Stato arretra, che si svuota, si scarnifica, frana, ma anche una terra di “resistenze” da 2500 anni – contro romani, saraceni, nazifascisti – che sta diventando il laboratorio di nuove forme di convivenza e stili di vita, più credibili e sostenibili. Incontri, storie, volti, progetti, presidi da un Appennino reale e futuro che la coscienza collettiva continua a rimuovere. Un viaggio nelle possibilità di un paese che riparte dalla propria colonna vertebrale.

 

Rassegna Stampa: Green News

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1 luglio 2014 | Green News

 

Recensione Appenninia su Green News

“Appenninia”: viaggio lento lungo la dorsale italiana

 2300 chilometri in 14 giorni, in bilico lungo il crinale appenninico, dal suo sorgere in Liguria, al suo inabissarsi fra le onde della Calabria, per radiografare la spina dorsale della nazione. La realtà di una terra di mezzo da cui lo Stato arretra, che si svuota, si scarnifica, frana, ma anche una terra di “resistenze” da 2500 anni – contro romani, saraceni, nazifascisti – che sta diventando laboratorio di nuove forme di convivenza e stili di vita, più credibili e sostenibili. In “Appenninia“, da poco pubblicato da Neo Edizioni, Riccardo Finelli racconta paesaggi, incontri, storie, volti, progetti da un Appennino reale e futuro che la coscienza collettiva continua a ignorare. Un diario di viaggio intenso e poetico nelle possibilità di un Paese che riparte dalla propria colonna vertebrale. Per la rubrica “Racconti d’ambiente”pubblichiamo oggi la prima parte del secondo capitolo, che racconta il viaggio da Cabanne a Ligonchio ed è intitolato “Galleggiando sul mare Appennino”.

 

Rassegna Stampa: Venerdì di Repubblica

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27 giugno 2014 | Il Venerdì di Repubblica

 

Recensione di Appenninia sul Venerdì di Repubblica
Recensione di Appenninia sul Venerdì di Repubblica

GRAND TOUR (SU DUE RUOTE). Sull’Appennino corre un’idea di Italia nuova – di Lara Crinò

Non una guida turistica ma un diario di viaggio, come si usava un tempo, mescolando storia e presente, notazioni geografiche e antropologiche, ricordi familiari. Riccardo Finelli, modenese, giornalista/scrittore, ha realizzato con Appenninio (Neo Edizioni, pp. 304, euro 15) un omaggio a quello che lui chiama, con affetto e senso di appartenenza, il «midollo» del Paese, l’ «orlo spiegazzato che cuce in due lo Stivale», il teatro di «resistenze» e di battaglie lungo tutto il corso della nostra storia, dai «romani ai saraceni, ai piemontesi, ai nazi-fascisti».

Finelli l’ha percorso su una vespa per 2.300 km di crinale appenninico, da Passo Giovi (Uguria)a Melito di Porto Salvo (la punta della calabria), raccontando la sua esperienza in un blog (www.oppenninio.net) e poi in questo libro. Che è un manuale per il viaggiatore che voglia ripercorrere l’impresa, ma anche una miniera di suggerimenti per chi desideri seguirne le tracce solo in qualche punto. Scoprendo che l’Appenino non è soltanto la nostra culla, selvatica e profumata di boschi, ma anche  il possibile laboratorio di un altro presente, di un’altra idea di Sviluppo.

Così Appenninia è fatta di luoghi, certo, e di posti da scoprire. Ma è fatto soprattutto di persone. Che hanno scelto di vivere lontano dalle città, nella poesia non maestosa ma quotidiana dei monti.

 

 

Rassegna Stampa: Primo Piano Molise

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22 giugno 2014 | Primo Piano Molise

 

Recensione di Appenninia pubblicata su Primo Piano Molise

Ha percorso 2.300 km, attraversato 195 comuni, 31 province e 13 regioni

tutto a bordo di una Vespa. È la nuova impresa (anche letteraria) dello scrittore Riccardo Finelli che molti conoscono in Alto Molise per aver pestato passo dopo passo, nel 2012, le traversine dei binari della Transiberiana d’Italia, da Sulmona a Carpinone. Ora Finelli presenta al pubblico una nuova avventura che parte da un viaggio, per riflettere sulle aree interne dello Stivale e del loro destino. Lo fa nel libro “Appenninia” che è uscito (per la Neo Edizioni) lunedì 16 giugno, il diario di viaggio intenso e poetico su due ruote, nella “terra di mezzo che cuce il Paese in due”. “Un crinale – scrive Finelli – che si srotola raccontando storie e ponendoci domande. Ad esempio, come frenare l’emorragia di persone e risorse che da mezzo secolo minaccia la sopravvivenza stessa di pezzi di territorio”. “Il posto – spiega l’autore – in cui inventarsi un piano B, contrattaccare e ripartire”