Caccia (arrabbiata) alla galleria elicoidale
Fra Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore (che solo in Italia possono essere due comuni distinti) c’è la galleria elicoidale delle Ferrovie Calabro Lucane sulla linea che da Lagonegro scendeva a Spezzano Albanese. Un manufatto dal valore storico, culturale, oltre che ingegneristico. Chiedo ad almeno dieci persone a Castelluccio, senza che nessuno mi sappia dire con certezza dove si trova. Alla fine desisto. In realtà di questo pezzo di storia non frega niente a nessuno. È vero, è stata soppressa da 35 anni la vecchia linea, le cui stazioni, i vecchi caselli, la sede delle rotaie, sono ancora lì mischiati all’uomo e alla natura, nella bellezza lancinante del Parco del Pollino. È vero. Però fa male vedere buttare via un capolavoro così’ su cui si potrebbe passeggiare, esplorare, riflettere, ricordare, commuovere. Se si cancella dalla memoria allora è giusto che la natura continui a sbranare con i rovi, con i tetti che crollano, tutto questo. Purché faccia presto, perché assiste allo strazio del lento oblio è troppo doloroso. Piuttosto un colpo alla testa. Andiamoci con ruspe e caterpillar, distruggiamo tutto e finiamola qua. Forse, solo allora qualche coccodrillo piangerà